L’asma bronchiale è una patologia infiammatoria comune e con una epidemiologia in incremento soprattutto nei paesi industrializzati: circa il 5-10% dei pazienti asmatici vengono definiti gravi poichè non rispondono adeguatamente alle terapie standard, accedono frequentemente alle strutture sanitarie ( pronto soccorso, medico di medicina generale, medici specialisti) per scarso controllo della malattia, utilizzano grandi quantità di farmaci antiasmatici e perdono molte giornate all’anno di lavoro o studio.
Nella gestione dei pazienti asmatici gravi va indagata la possibile presenza di comorbilità che possono influenzare negativamente l’andamento della malattia: tra queste il deficit di alfa1-antitripsina.
Il deficit di alfa1-antitripsina (AATD) è una condizione genetica rara a carattere autosomico recessivo, con una prevalenza in Europa di circa 1/5000 abitanti ed è responsabile dello sviluppo di enfisema polmonare, talora associato a bronchiectasie ed asma, ed in alcuni casi di cirrosi epatica.
L’incontro si pone l’obiettivo di fornire le conoscenze di base per identificare correttamente il paziente e scegliere la terapia adatta.
L’incontro si pone anche l’obiettivo di facilitare la connessione e l’interattività tra Medici di medicina generale e specialisti ospedalieri.